L’1 e il 2 Dicembre, il Conservatorio di San Pietro a Majella ha avuto un ospite d’eccezione. In occasione dell’inizio del nuovo anno accademico, si è tenuta una prova d’orchestra diretta Riccardo Muti. Il maestro ha un legame indissolubile con l’istituto, che ha frequentato per 5 anni, diplomandosi in pianoforte. Tornato nella sua città natale, ha potuto dedicare il suo tempo e le sue attenzioni ai giovani studenti.
RICCARDO MUTI
Riccardo Muti nasce a Napoli, dove studia e si diploma con lode in pianoforte col maestro Vincenzo Vitale presso il Conservatorio di San Pietro a Majella. Successivamente si trasferisce a Milano dove studia composizione con Bruno Bettinelli e direzione d’orchestra con Antonino Votto.
Terminati i suoi studi, debutta al Teatro Coccia di Novara nel 1967, vincendo il premio Cantelli. Dal 1968 al 1980, è direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 1973 al 1982 è direttore della Philarmonia Orchestra di Londra. Dal 1980 al 1992 è direttore dell’Orchestra di Filadelfia. Dal 1986 al 2005 è direttore principale dell’Orchestra del Teatro alla Scala. Attualmente è direttore della Chicago Symphony Orchestra. In oltre 50 anni di carriera, Muti ha diretto produzioni operistiche in tutti i più grandi teatri delle maggiori città d’Europa e del mondo. Il suo talento e il suo successo gli hanno valso numerosi riconoscimenti: una laurea honoris causa in musicologia dall’Università degli Studi di Pavia; una laurea honoris causa in lettere dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; una laurea honoris causa in letteratura e spettacolo della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo. Inoltre, è stato insignito di numerose onorificenze, culturali e non, sia italiane che straniere.
Muti ha diretto interventi e tuttora si batte contro i tagli alla cultura. A lui vengono attribuiti meriti per la sua arte interpretativa, per aver abbandonato vecchi e obsoleti canoni esecutivi, per gli impegni umanitari e la diffusione della musica presso le masse e soprattuto verso i giovani.
L’EVENTO
Le esibizioni si sono svolte nella Sala Scarlatti del San Pietro a Majella. Il Maestro, spogliatosi del ruolo di direttore, si è calato nei panni dei giovani per rapportarsi direttamente con loro. Tre sono stati i brani preparati per l’occasione: la Sinfonia del Nabucco di Verdi, l’Incompiuta di Schubert e il Notturno di Martucci. Il maestro, dopo aver fatto esibire gli studenti e l’orchestra ha dato loro accorgimenti e correzioni, mostrando la sua tecnica sopraffina e consigliando loro come migliorare. Ma non solo gli insegnamenti per la musica, anche quelli per la vita sono stati un fulcro dell’evento. Con i suoi aneddoti, egli è riuscito a catturare l’attenzione di tutti, sala e orchestra. “Noi non dobbiamo cercare amore, ma rispetto”. Questa la frase che ha colpito tutta la sala, stracolma di appassionati di bella musica e del maestro.
Aver avuto la possibilità di ricevere le lezioni da uno dei maestri più stimati, conosciuti e amati al mondo è una cosa rara e meravigliosa.