BIOGRAFIA
Aniello Misto si avvicina alla musica in giovane età. A soli otto anni inizia a suonare il basso da autodidatta per le strade di Ercolano, sua amata terra natale. A tredici anni inizia a studiare il basso elettrico con i maestri Silvio Scalvini e Angelo Farias. A quindici anni viene chiamato per sostenere il suo primo provino con il sassofonista James Senese. Proprio in quegli anni scopre la sua passione per il jazz e decide di allargare la sua conoscenza musicale, unendosi ad artisti come Tony Gilberti e Lello Panico. Collabora con la compagnia teatrale del Maestro Gianni D’Angelo come attore e musicista, e contemporaneamente intraprende gli studi di contrabbasso con il Maestro Vincenzo Festa (primo contrabbasso del Teatro San Carlo di Napoli), diplomandosi al conservatorio di Salerno sotto la guida di Ottavio Gaudiano e Gianni Desidery. Negli anni successivi impartisce lezioni di basso elettrico e solfeggio presso il Centro di Aggregazione Giovanile di Ercolano e la Scuola di Musica Ampelloniana della Basilica di S. M. a Pugliano, nella quale ricopre anche la carica di direttore, senza alcuno scopo di lucro, ma solo per il suo smisurato amore per la musica e per i giovani conterranei. Nel 1984 collabora con artisti come Antonio Solimene, Annibale Guarino, Michele Montefusco e Tony Giliberti. Dopo qualche anno, nel 1992 matura esperienze nel campo della musica brasiliana e inizia una serie di collaborazioni con personaggi illustri del calibro di Berg Campos, Rubin, Marisa Fossa e Leonardo. All’età di 25 anni fonda il gruppo Algiubagio con il quale tiene una serie di concerti in tutta Italia, e aderisce a diverse partecipazioni su Radio Stereo 2. La sua carriera prende il volo ed il suo nome inizia a girare fra gli artisti del panorama musicale italiano. Nel 1996 in occasione del concerto di capodanno in Piazza del Plebiscito, il primo organizzato dall’amministrazione Bassolino, partecipa terminando lo spettacolo con Tony Cercola, Enzo Gragnaniello e Marisa Laurito. Nello stesso anno apre il concerto di Giorgia alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Dopo vari concerti in giro per la Penisola, nel 2003 parte per un tour mondiale affiancando noti artisti partenopei, con i quali ha approdato in America, Belgio, Francia, Inghilterra, Olanda e Canada. Nello stesso anno ha collaborato con Berg Campos, Gipsy King, Antonio Onorato, Marco Zurzolo, Mario De Paola, Patrizio Trampetti, Guido Lembo, Ricky Portera, Tony Esposito, Ernesto vitolo e Joe Amoruso. Nel 2005 Fonda il gruppo musicale Resina Live in veste d’arrangiatore di brani inediti stile etnico mediterraneo e contemporaneamente istaura una collaborazione discografica con Adrian Rey, Christian Rey, Ronnie Jackson, Attilo Casati, Claudio Pascoli, Bruno Illiano, Aida Cooper (corista di Lucio Dalla) e Mauro Morosin. Sempre nel 2005 in qualità di direttore artistico, mette in piedi l’Associazione Musicale Domenico Cimarosa di Ercolano, dove insegna solfeggio, basso elettrico, contrabbasso e musica d’insieme. La sua attività d’insegnamento (basso elettrico), lo vede impegnato anche all’Accademia Musicale del Vallo di Diano con sede a Teggiano (Salerno). Nel novembre del 2006 prende parte, come contrabbassista nell’orchestra sinfonica diretta dal Maestro Tedesco Konrad Van Abel, al Premio Nazionale delle Arti al Teatro Verdi di Salerno e partecipa al corso d’improvvisazione e composizione jazz extracolto con il Maestro Aldo Farias. Con una carriera alle spalle ben attiva, si convince che è il momento giusto per incidere il suo primo lavoro discografico dal titolo “Cotta & Cruda”, un’elaborazione musicale frutto di sacrifici e voglia di far conoscere alla gente un genere frizzante, esplosivo e pieno di vitalità, per mettere in evidenza il suo personaggio grintoso e pieno di talento. Nell’aprile 2011 sbarca sul panorama nazionale il nuovo lavoro musicale “‘Ammuina”, album al quale hanno prestato cuore, anima e voce tanti artisti illustri a partire al maestro del Jazz italiano Tullio De Piscopo, voce nel brano di punta “Masaniello”, Giò di Sarno e tanti altri. Colori e magie per la rinascita del Masaniello ercolanese, un passaggio di consegne intrinseco che Misto incarna attraverso le magie che solo lui può mettere in atto attraverso le cinque corde del suo basso. Tradizione e avanguardia sono presenti nei brani che seguono il filone delle musicalità etniche Mediterranee. Esempio lampante della sua grande istrionicità è il pezzo Sangue Misto dove s’intrecciano la lingue italiana, napoletana, inglese, francese e africano. Grande evoluzione e magica maestria negli arrangiamenti in chiave nuovissima di brani della canzone classica napoletana quali “comme facette mammeta” e “Spingule francesi” riletta in versione reggae. Dopo la presentazione il 16 e 17 Aprile 2011 al MAV (museo archeologico virtuale) del suo nuovo lavoro discografico, viene invitato al teatro Armida di Sorrento dal Maestro Tullio De Piscopo in occasione della serata in memoria di “Michele Stinga” compianto batterista dei “Soulplayers”. Per questo evento, Misto solca le tavole del teatro sorrentino insieme al batterista Roberto Gatto e al tenore Stefano Secco. Successivamente esce l’album “Masaniello Songh’io” con valide collaborazioni come Enzo Gragnaniello in “Guard o Mare” e Ciccio Merolla in “Canta”, subito dopo la presentazione del suddetto evento al Teatro Cilea di Napoli con la regia di Maurizio Palumbo (Napoli Live TV). Aniello Misto parte in Grecia con la Crociera della Musica Napoletana insieme a Peppino di Capri navigando per la costa greca toccando le coste venete e baresi. Attualmente collabora con Enzo Gragnaniello, per il quale ha suonato il basso nell’album “Misteriosamente”. In un’intervista della Giornalista Cecilia Donadio per Rai 3, Aniello Misto racconta la sua storia e l’impegno quotidiano per la musica e per il sociale, attualmente alle prese con il suo quinto album che vede collaborazioni internazionali e noti nomi del panorama della musica internazionale.
Ascolta “Sud in Sound” di Aniello Misto qui:
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Ascolta “Masaniello songh’io” di Aniello Misto qui:
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