Seleziona una pagina

Robert Peter Williams, meglio noto a tutti come Robbie, è riconosciuto quasi universalmente come Re del Pop.
In 25 anni di carriera ne ha fatto di strada, da membro dei Take That e cantante solista. Non tutti avrebbero scommesso su di lui agli esordi, ma oggi si presenta senz’altro come un intrattenitore eccezionale. Il suo stile musicale è maturato nel corso del tempo fino ad oggi, per divenire uno degli artisti più amati dei nostri tempi. In questi giorni, dopo 3 anni dal suo ultimo disco, è uscito il nuovo album Heavy Entertainment Show.


LA NASCITA DELL’ALBUM

Parlando della nascita dell’album, Williams racconta di come avesse riflettuto sul concetto di light entertainment e di come i grandi show televisi del passato dessero la possibilità ai telespettatori di condividere una grande esperienza. Tale lavoro nasce quindi dal desiderio di poter intrattenere anch’egli con un mezzo leggero, ma in modo forte. Nella creazione dell’album, Williams si è avvalso della collaborazione di altri celebri artisti. Dal fidato Guy Chambers, a John Grant e Rufus Wainwright; da Brandon Flowers ad Ed Sheeran e Stuart Price che hanno contribuito alla scrittura dei testi e delle musiche; anche Serge Gainsbourg e Sergei Prokofiev hanno avuto un ruolo “speciale” in questo album.
Tale disco segna il tentativo di Williams di affermarsi come un moderno McCartney, forse solo più tamarro.


I BRANI

L’album, composto da 11 tracce, si presenta come un disco ricco e corposo. Aprendo con l’omonimo brano, caratterizzato da particolari fiati, passa subito dopo all’accattivante Party Like Russian. Mitici i duetti con John Grant in I Don’t Want To Hurt You e Rufus Wainwright in Hotel Crazy. Sensitive e Sensational sono due brani irresistibili, uno per lo stile pop-funk e l’altro per gli splendidi fiati. Molti pezzi alternano uno stile ballad con inserti rappati, mood commoventi e sonorità classicheggianti. La caratteristica del disco è quella di poter estrarre da esso una serie di elementi spesso tra loro contrastanti. Fiati all’inglese, marcette, musica classica e sound fantasy ed epici; tutto questo può essere trovato in Heavy Entertainment Show.


Non c’è dubbio quindi che Heavy Entertainment Show sia un album che non annoia mai. Forse richiede più ascolti per essere apprezzato appieno, ma ha le potenzialità per far accostare alla musica di Williams un nuovo pubblico.